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ABE S Kyushu University Japan ACAMPA M University of Napoli Italy ACARNELY P University of Newcastle upon Tyne U K ACCARDO L Ansaldobreda Napoli Italy AGUIRRE G University of Basque Country Bilbao Spain AHO T Lappeenranta University of Technology Finland AHOLA J Lappeenranta University of Technology Finland ALAKULA M Lund University Sweden ALAOUI C Al Akhawayn University Ifrane Morocco ALIOUANE K EMP Power Electronics Laboratory Alger Algeria AMBROZIC V University of Ljubljana Slovenia AMMAN U University of Stuttgart Germany ANDRIOLLO M University of Padova Italy ANTONUCCI V CNR ITAE Messina Italy AOULKADI M T U Darmstadt Germany ARGONDIZZA A A M E T Italy ARKKIO M Helsinki University of Technology Finland ATTAIANESE C University of Cassino Italy BACHER J T U Graz Austria BAGHZOUZ Y University of Las Vegas U S A BALESTRINO A University of Pisa Italy BENHADDADI M Ecole Polytechnique de Montreal Canada BERBEROVIC S University of Zagreb Croatia BERTLING F University of Dortmund Germany BIFARETTI S University of Rome Tor Vergata Italy BINDER A T U Darmstadt Germany BITOLEANU A University of Craiova Romania BOCCALETTI C University of Rome La Sapienza Italy BOCCHETTI G Ansaldo Segnalamento Ferroviario Italy BOLOGNESI P University of Pisa Italy BOTAN C Technical University of Iasi Romania BOUALEM B ALSTOM Transport Ornans France BRANDO G University of Napoli Italy BRASLASKY I Ural State Technical University Ekaterinburg Russia BRENNA M Politecnico of Milano Italy BRUNNO F University of Catania Italy BUDIG P K EAAT GmbH Chemnitz Germany BUJA G University of Padova Italy CACHEDA FONDENLA M De Monfort Universtity U K CAPOLINO G A University of Picardie Amiens France CARDOSO C Universidade do Porto Portugal CARPINELLI G University of Cassino Italy CARPITA M Haute Ecole d Ingenierie Canton de Vaud Yverdon les Bains Switzerland CASADEI D University of Bologna Italy CASCONE B AnsaldoBreda Napoli Italy CASTELLAN S University of Trieste Italy CASTELLI DEZZA F Politecnico of Milano Italy CATALIOTTI V University of Palermo ... - Second University
ABE S Kyushu University Japan ACAMPA M University of Napoli Italy ACARNELY P University of Newcastle upon Tyne U K ACCARDO L Ansaldobreda Napoli Italy AGUIRRE G University of Basque Country Bilbao Spain AHO T Lappeenranta University of Technology Finland AHOLA J Lappeenranta University of Technology Finland ALAKULA M Lund University Sweden ALAOUI C Al Akhawayn University Ifrane Morocco ALIOUANE K EMP Power Electronics Laboratory Alger Algeria AMBROZIC V University of Ljubljana Slovenia AMMAN U University of Stuttgart Germany ANDRIOLLO M University of Padova Italy ANTONUCCI V CNR ITAE Messina Italy AOULKADI M T U Darmstadt Germany ARGONDIZZA A A M E T Italy ARKKIO M Helsinki University of Technology Finland ATTAIANESE C University of Cassino Italy BACHER J T U Graz Austria BAGHZOUZ Y University of Las Vegas U S A BALESTRINO A University of Pisa Italy BENHADDADI M Ecole Polytechnique de Montreal Canada BERBEROVIC S University of Zagreb Croatia BERTLING F University of Dortmund Germany BIFARETTI S University of Rome Tor Vergata Italy BINDER A T U Darmstadt Germany BITOLEANU A University of Craiova Romania BOCCALETTI C University of Rome La Sapienza Italy BOCCHETTI G Ansaldo Segnalamento Ferroviario Italy BOLOGNESI P University of Pisa Italy BOTAN C Technical University of Iasi Romania BOUALEM B ALSTOM Transport Ornans France BRANDO G University of Napoli Italy BRASLASKY I Ural State Technical University Ekaterinburg Russia BRENNA M Politecnico of Milano Italy BRUNNO F University of Catania Italy BUDIG P K EAAT GmbH Chemnitz Germany BUJA G University of Padova Italy CACHEDA FONDENLA M De Monfort Universtity U K CAPOLINO G A University of Picardie Amiens France CARDOSO C Universidade do Porto Portugal CARPINELLI G University of Cassino Italy CARPITA M Haute Ecole d'Ingenierie Canton de Vaud Yverdon les Bains Switzerland CASADEI D University of Bologna Italy CASCONE B AnsaldoBreda Napoli Italy CASTELLAN S University of Trieste Italy CASTELLI DEZZA F Politecnico of Milano Italy CATALIOTTI V University of Palermo ...
Second University
“Crossing over” sul vivente1 Giuseppe Longo2 Giulia Frezza3 I La genesi delle strutture: criteri costruttivi in matematica e in fisica Per comprendere le strutture matematiche ad esempio i numeri interi reali e così via si può distinguere tra il modo in cui esse vengono a determinarsi ad esempio la costruzione dei numeri interi attraverso la generalizzazione dell operazione di successore e il modo in cui invece le proprietà di tali strutture vengono provate o dimostrate In ambito matematico possiamo dire che porre l accento sui principi di costruzione significa riconoscere il ruolo rilevante della costituzione dei concetti o delle strutture matematiche in quanto derivate da esperienze storiche e cognitive e da “pratiche concettuali” Longo Viarouge Privilegiare questo aspetto comporta di riflesso una presa di distanza dall approccio di tipo “essenzialista” per il quale le strutture matematiche sarebbero idealità pre esistenti la cognizione4 D altra parte comprendere come l analisi fondazionale della matematica vada poggiata sulla costituzione delle strutture porta di conseguenza a un analisi parallela dell oggetto della fisica e della percezione interessante notare qui a margine come tale tipo di riflessione sia vicina a ciò che per Husserl era l analisi della costituzione della fenomenicità percettivo cinestetica Da un lato la cosa fisica diviene filo conduttore delle analisi delle idealità di coscienza nelle Idee del Husserl dall altro la concretezza cinestetica del Leib si dispiega attraverso i vari livelli co costitutivi assieme a “Cosa e Spazio” nella straordinaria descrizione che Husserl ne fa nel corso di lezioni noto come Dingvorlesung del Husserl In quest ottica il percorso costitutivo cognitivo storico della matematica organizza il reale partendo da concetti e ancora prima da pratiche preconcettuali come le invarianti costitutive della memoria la strutturazione di Gestalt visuali e percettive l esperienza dell ordine e del fare paragoni Benoist Tutte queste strutture sono ricche di senso proprio ... - Giuseppe Longo2
“Crossing over” sul vivente1 Giuseppe Longo2 Giulia Frezza3 I La genesi delle strutture: criteri costruttivi in matematica e in fisica Per comprendere le strutture matematiche ad esempio i numeri interi reali e così via si può distinguere tra il modo in cui esse vengono a determinarsi ad esempio la costruzione dei numeri interi attraverso la generalizzazione dell'operazione di successore e il modo in cui invece le proprietà di tali strutture vengono provate o dimostrate In ambito matematico possiamo dire che porre l'accento sui principi di costruzione significa riconoscere il ruolo rilevante della costituzione dei concetti o delle strutture matematiche in quanto derivate da esperienze storiche e cognitive e da “pratiche concettuali” Longo Viarouge Privilegiare questo aspetto comporta di riflesso una presa di distanza dall'approccio di tipo “essenzialista” per il quale le strutture matematiche sarebbero idealità pre esistenti la cognizione4 D'altra parte comprendere come l'analisi fondazionale della matematica vada poggiata sulla costituzione delle strutture porta di conseguenza a un'analisi parallela dell'oggetto della fisica e della percezione interessante notare qui a margine come tale tipo di riflessione sia vicina a ciò che per Husserl era l'analisi della costituzione della fenomenicità percettivo cinestetica Da un lato la cosa fisica diviene filo conduttore delle analisi delle idealità di coscienza nelle Idee del Husserl dall'altro la concretezza cinestetica del Leib si dispiega attraverso i vari livelli co costitutivi assieme a “Cosa e Spazio” nella straordinaria descrizione che Husserl ne fa nel corso di lezioni noto come Dingvorlesung del Husserl In quest'ottica il percorso costitutivo cognitivo storico della matematica organizza il reale partendo da concetti e ancora prima da pratiche preconcettuali come le invarianti costitutive della memoria la strutturazione di Gestalt visuali e percettive l'esperienza dell'ordine e del fare paragoni Benoist Tutte queste strutture sono ricche di senso proprio ...
Giuseppe Longo2
Le Monde fr Samedi mars Chômage qui dit vrai de Sarkozy ou du PS Tout le monde sait que la situation de l emploi en France est dramatique Cinq ans après votre élection la France compte million de chômeurs en plus affirme Laurent Fabius C est faux Comment faites vous votre calcul demande Nicolas Sarkozy affirmant qu il y a chômeurs en plus L ancien premier ministre socialiste et le président candidat se sont livré une bataille de chiffres principalement sur le chômage et le pouvoir d achat s accusant mutuellement de mauvaise foi mardi mars sur France lors de leur débat dans le cadre de l émission Des paroles et des actes Voir l extrait partir de mn Soucieux de défendre son bilan M Sarkozy a vivement contesté le chiffre de million de chômeurs supplémentaires avancé par Laurent Fabius Vous additionnez chômeurs personnes qui travaillent temps partiel a affirmé le président sortant Le chiffre avancé par M Fabius a notamment été repris par le directeur de campagne de François Hollande Pierre Moscovici Il y a aujourd hui million de chômeurs de plus qu en affirme t il dans un entretien aux Echos publié jeudi mars Et par le candidat socialiste lui même dans son projet présidentiel Alors qui dit vrai Il convient d abord de rappeler que pour mesurer les chiffres du chômage il existe deux indicateurs de référence Le premier administratif vient de la direction de l animation de la recherche des études et des statistiques Dares qui recense chaque mois le nombre des demandeurs d emplois partir des listes de Pôle emploi voir méthodologie L autre source vient de l Institut national de la statistique Insee qui se fonde sur des comparaisons internationales Il calcule le taux de chômage chaque trimestre en mesurant le nombre de chômeurs par rapport au nombre des actifs voir la méthodologie sur la base de la définition établie par le Bureau international du travail BIT D OÙ VIENT LE CHIFFRE CITÉ PAR M FABIUS En janvier le nombre de chômeurs en catégorie A ceux n ayant exercé aucune activité s établit millions en janvier en ... - Nicolas Sarkozy
Le Monde fr Samedi mars Chômage qui dit vrai de Sarkozy ou du PS Tout le monde sait que la situation de l'emploi en France est dramatique Cinq ans après votre élection la France compte million de chômeurs en plus affirme Laurent Fabius C'est faux Comment faites vous votre calcul demande Nicolas Sarkozy affirmant qu'il y a chômeurs en plus L'ancien premier ministre socialiste et le président candidat se sont livré une bataille de chiffres principalement sur le chômage et le pouvoir d'achat s'accusant mutuellement de mauvaise foi mardi mars sur France lors de leur débat dans le cadre de l'émission Des paroles et des actes Voir l'extrait partir de mn Soucieux de défendre son bilan M Sarkozy a vivement contesté le chiffre de million de chômeurs supplémentaires avancé par Laurent Fabius Vous additionnez chômeurs personnes qui travaillent temps partiel a affirmé le président sortant Le chiffre avancé par M Fabius a notamment été repris par le directeur de campagne de François Hollande Pierre Moscovici Il y a aujourd'hui million de chômeurs de plus qu'en affirme t il dans un entretien aux Echos publié jeudi mars Et par le candidat socialiste lui même dans son projet présidentiel Alors qui dit vrai Il convient d'abord de rappeler que pour mesurer les chiffres du chômage il existe deux indicateurs de référence Le premier administratif vient de la direction de l'animation de la recherche des études et des statistiques Dares qui recense chaque mois le nombre des demandeurs d'emplois partir des listes de Pôle emploi voir méthodologie L'autre source vient de l'Institut national de la statistique Insee qui se fonde sur des comparaisons internationales Il calcule le taux de chômage chaque trimestre en mesurant le nombre de chômeurs par rapport au nombre des actifs voir la méthodologie sur la base de la définition établie par le Bureau international du travail BIT D'OÙ VIENT LE CHIFFRE CITÉ PAR M FABIUS En janvier le nombre de chômeurs en catégorie A ceux n'ayant exercé aucune activité s'établit millions en janvier en ...
Nicolas Sarkozy
Regards croisés sur l économie Les économistes peuvent ils sauver la planète Introduction Pierre Noël Giraud Professeur d économie Mines ParisTech Admettons avec les experts du GIEC que la poursuite au rythme actuel des émissions de gaz effet de serre accélérerait le changement climatique en cours de manière telle que l humanité courrait de grands dangers dès la seconde moitié du siècle Dans quelle mesure les économistes peuvent t il contribuer déterminer ce qu il faudrait faire et comment le faire c est dire les objectifs que devraient se fixer les gouvernements en matière de lutte contre le changement climatique et les moyens de les atteindre Pour répondre cette question que peuvent dire les économistes nous procéderons en deux temps de la manière suivante Nous nous demanderons d abord ce que pourraient dire les économistes si le monde ressemblait aux modèles fondamentaux de l économie c est dire si le monde était constitué d acteurs parfaitement et identiquement informés des conséquences de leurs actes et dotés d une rationalité stable dans le temps les acteurs peuvent certes avoir des rationalités différentes du moment qu ils n en changent pas de manière imprévisible Dans un tel monde l économie pourrait prétendre au statut de science sociale fondamentale mais nous verrons qu elle ne pourrait pas toujours pour autant formuler des propositions normatives sur ce qu il faut faire Dans un second temps nous nous demanderons ce qu il lui reste dire dans le monde tel qu il est un monde où l information des acteurs particulièrement sur les conséquences lointaines de leurs actes est imparfaite et inégalement partagée et où leur rationalité en particulier la rationalité des acteurs collectifs comme les Etats est loin d être stable et parfois difficile décrypter Nous nous livrerons cet exercice en examinant successivement comment déterminer en matière de changement climatique l objectif atteindre le sentier d émissions de gaz effet de serre pour parvenir cet objectif la répartition entre Etats des efforts fournir ... - Giraud Pierre Noel
Regards croisés sur l'économie Les économistes peuvent ils sauver la planète Introduction Pierre Noël Giraud Professeur d'économie Mines ParisTech Admettons avec les experts du GIEC que la poursuite au rythme actuel des émissions de gaz effet de serre accélérerait le changement climatique en cours de manière telle que l'humanité courrait de grands dangers dès la seconde moitié du siècle Dans quelle mesure les économistes peuvent t il contribuer déterminer ce qu'il faudrait faire et comment le faire c'est dire les objectifs que devraient se fixer les gouvernements en matière de lutte contre le changement climatique et les moyens de les atteindre Pour répondre cette question que peuvent dire les économistes nous procéderons en deux temps de la manière suivante Nous nous demanderons d'abord ce que pourraient dire les économistes si le monde ressemblait aux modèles fondamentaux de l'économie c'est dire si le monde était constitué d'acteurs parfaitement et identiquement informés des conséquences de leurs actes et dotés d'une rationalité stable dans le temps les acteurs peuvent certes avoir des rationalités différentes du moment qu'ils n'en changent pas de manière imprévisible Dans un tel monde l'économie pourrait prétendre au statut de science sociale fondamentale mais nous verrons qu'elle ne pourrait pas toujours pour autant formuler des propositions normatives sur ce qu'il faut faire Dans un second temps nous nous demanderons ce qu'il lui reste dire dans le monde tel qu'il est un monde où l'information des acteurs particulièrement sur les conséquences lointaines de leurs actes est imparfaite et inégalement partagée et où leur rationalité en particulier la rationalité des acteurs collectifs comme les Etats est loin d'être stable et parfois difficile décrypter Nous nous livrerons cet exercice en examinant successivement comment déterminer en matière de changement climatique l'objectif atteindre le sentier d'émissions de gaz effet de serre pour parvenir cet objectif la répartition entre Etats des efforts fournir ...
Giraud Pierre Noel
Multispectral and multiangular measurement and modeling of leaf reflectance and transmittance Laurent Bousquet1 Thomas Lavergne2 Thierry Deroin3 Jean Luc Widlowski2 Ismaël Moya4 and Stéphane Jacquemoud1 Etudes Spatiales et Planétologie Institut de Physique du Globe de Paris et Université Paris Paris France jussieu fr jussieu fr Institute for Environment and Sustainability European Commission DG Joint Research Centre Ispra Italy thomas it jean luc it Muséum National d Histoire Naturelle Paris France fr Laboratoire de Météorologie Dynamique Ecole polytechnique Palaiseau France ismael polytechnique fr ABSTRACT Radiative transfer models are useful to non destructive estimation of vegetation biochemical content both at leaf level and canopy level They generally regard the leaf as a plane parallel absorbing and scattering medium the absorption coefficients of which are often estimated by model inversion This study aims at predicting leaf optical properties without resort to model inversion A typical dicotyledon leaf the biochemical content and anatomy of which have been measured in the laboratory acts as a model for D geometrical reconstruction The assigned absorption coefficients and refractive indices of constituents are compared to values published in the literature Radiative transfer simulations in the leaf model are run with the D Monte Carlo ray tracing model RAYTRAN Simulated reflectance and transmittance reproduce well typical leaf spectral features The anisotropy in the bidirectional simulations is also close to measurements However the model simulations overestimate the measured reflectances at large illumination zenith angles This may be due to the prescription of too high values for the cell wall refractive index and excessive air layers between the leaf palisade and the upper epidermis in the D leaf model - Stéphane
Multispectral and multiangular measurement and modeling of leaf reflectance and transmittance Laurent Bousquet1 Thomas Lavergne2 Thierry Deroin3 Jean Luc Widlowski2 Ismaël Moya4 and Stéphane Jacquemoud1 Etudes Spatiales et Planétologie Institut de Physique du Globe de Paris et Université Paris Paris France jussieu fr jussieu fr Institute for Environment and Sustainability European Commission DG Joint Research Centre Ispra Italy thomas it jean luc it Muséum National d'Histoire Naturelle Paris France fr Laboratoire de Météorologie Dynamique Ecole polytechnique Palaiseau France ismael polytechnique fr ABSTRACT Radiative transfer models are useful to non destructive estimation of vegetation biochemical content both at leaf level and canopy level They generally regard the leaf as a plane parallel absorbing and scattering medium the absorption coefficients of which are often estimated by model inversion This study aims at predicting leaf optical properties without resort to model inversion A typical dicotyledon leaf the biochemical content and anatomy of which have been measured in the laboratory acts as a model for D geometrical reconstruction The assigned absorption coefficients and refractive indices of constituents are compared to values published in the literature Radiative transfer simulations in the leaf model are run with the D Monte Carlo ray tracing model RAYTRAN Simulated reflectance and transmittance reproduce well typical leaf spectral features The anisotropy in the bidirectional simulations is also close to measurements However the model simulations overestimate the measured reflectances at large illumination zenith angles This may be due to the prescription of too high values for the cell wall refractive index and excessive air layers between the leaf palisade and the upper epidermis in the D leaf model
Stéphane
Incompletezza1 Giuseppe Longo http: www di ens fr users longo Laboratoire et Département d Informatique CNRS et Ecole Normale Supérieure Paris et CREA Ecole Polytechnique Introduzione Il teorema di incompletezza di Gödel del non solamente un grande risultato di Logica Matematica ma puo  anche divenire il punto di partenza di una riflessione che va oltre la Matematica e la questione dei suoi fondamenti e le correla a problemi e metodi in altre discipline Riferendoci ad esso faremo qui una “storia critica delle idee” ovvero una rilettura esplicitamente a posteriori di alcuni passaggi del pensiero scientifico moderno in cui l audacia di proposte di conoscenza si scontrata con problemi dimostrabilmente insolubili e risultati limitativi o negativi i quali pero  a loro volta hanno aperto nuovi orizzonti del sapere Rifletteremo cioè ad alcuni grandi paradigmi scientifici per coglierne un aspetto comune l incompletezza appunto nei rispettivi ambiti e nei suoi diversi significati vedremo i modi in cui essa stata dimostrata e in alcuni casi superata Un analisi puntuale benché informale del teorema di Gödel e di una riflessione di Turing sarà dunque solo un elemento di questo testo In esso pur evitando si spera abusi e contaminazioni improprie si estenderà il tipo di lettura proposto alle analisi scientifiche ed epistemologiche di Laplace ed al loro limite nel grande teorema negativo di Poincaré cosi  chiamato dal suo autore quindi alle tesi di Einstein sulla non completezza della Meccanica Quantistica termine usato e tema analizzato in un celeberrimo articolo in collaborazione con Podolski e Rosen Si parlerà infine della presunta completezza delle descrizioni molecolari in Biologia ovvero del DNA inteso come luogo della informazione ereditaria e programma completo dell ontogenesi Da Laplace a Poincaré L unità del metodo e dell Universo secondo Laplace va trovata nell identità delle leggi della Fisica alla scala della nostra percezione e di quelle che governano le particelle microscopiche Tutti i fenomeni osservabili ... - Giuseppe Longo
Incompletezza1 Giuseppe Longo http: www di ens fr users longo Laboratoire et Département d'Informatique CNRS et Ecole Normale Supérieure Paris et CREA Ecole Polytechnique Introduzione Il teorema di incompletezza di Gödel del non solamente un grande risultato di Logica Matematica ma puo' anche divenire il punto di partenza di una riflessione che va oltre la Matematica e la questione dei suoi fondamenti e le correla a problemi e metodi in altre discipline Riferendoci ad esso faremo qui una “storia critica delle idee” ovvero una rilettura esplicitamente a posteriori di alcuni passaggi del pensiero scientifico moderno in cui l'audacia di proposte di conoscenza si scontrata con problemi dimostrabilmente insolubili e risultati limitativi o negativi i quali pero' a loro volta hanno aperto nuovi orizzonti del sapere Rifletteremo cioè ad alcuni grandi paradigmi scientifici per coglierne un aspetto comune l'incompletezza appunto nei rispettivi ambiti e nei suoi diversi significati vedremo i modi in cui essa stata dimostrata e in alcuni casi superata Un'analisi puntuale benché informale del teorema di Gödel e di una riflessione di Turing sarà dunque solo un elemento di questo testo In esso pur evitando si spera abusi e contaminazioni improprie si estenderà il tipo di lettura proposto alle analisi scientifiche ed epistemologiche di Laplace ed al loro limite nel grande teorema negativo di Poincaré cosi' chiamato dal suo autore quindi alle tesi di Einstein sulla non completezza della Meccanica Quantistica termine usato e tema analizzato in un celeberrimo articolo in collaborazione con Podolski e Rosen Si parlerà infine della presunta completezza delle descrizioni molecolari in Biologia ovvero del DNA inteso come luogo della informazione ereditaria e programma completo dell'ontogenesi Da Laplace a Poincaré L'unità del metodo e dell'Universo secondo Laplace va trovata nell'identità delle leggi della Fisica alla scala della nostra percezione e di quelle che governano le particelle microscopiche Tutti i fenomeni osservabili ...
Giuseppe Longo
Les perspectives économiques de l OFCE décembre La Correspondance Economique Les perspectives économiques de l OFCE Alors que l INSEE vient d annoncer une brève récession en France pour la fin et le début de l année prochaine cf CE du décembre le Département Analyse et prévision de l OFCE rend publiques ses perspectives économiques Nous en reproduisons ci dessous des extraits La publication des chiffres de croissance du deuxième trimestre en août a douché les espoirs brièvement ragaillardis après l embellie du premier trimestre d une sortie sans douleur de la crise des dettes souveraines notamment en Europe Le retournement des indicateurs conjoncturels durant les mois d été a conforté l idée d un revirement des économies avec la crainte de moins en moins dissimulée d une retombée en récession des économies européennes Les comptes nationaux du troisième trimestre meilleurs que ce que les climats des affaires pouvaient laisser espérer n ont pas infléchi les attentes négatives pour la fin de l année et le début de l année prochaine Dès lors l espérance même d une croissance positive dans les grands pays européens sur l ensemble de l année s est évanouie et avec une quasi stagnation de son PIB en moyenne annuelle l Allemagne signerait la meilleure performance de la zone euro Si la croissance de l activité au troisième trimestre a été plus dynamique qu escompté dans notre prévision d octobre aux Etats Unis au Royaume Uni et au Japon elle est restée conforme notre scénario sur la moyenne de la zone euro Avec de croissance sur un trimestre le ralentissement observé au printemps dernier se poursuit dans l ensemble de la zone Cette atonie masque néanmoins des performances très différentes selon les pays qui peuvent tenir au moins en partie aux contrecoups des perturbations de la production japonaise du printemps dernier dans les industries automobiles et électroniques après la catastrophe de Fukushima Ainsi en Allemagne et dans une moindre mesure en France la croissance s est révélée bien meilleure et respectivement ... - Le Golvan
Les perspectives économiques de l'OFCE décembre La Correspondance Economique Les perspectives économiques de l'OFCE Alors que l'INSEE vient d'annoncer une brève récession en France pour la fin et le début de l'année prochaine cf CE du décembre le Département Analyse et prévision de l'OFCE rend publiques ses perspectives économiques Nous en reproduisons ci dessous des extraits La publication des chiffres de croissance du deuxième trimestre en août a douché les espoirs brièvement ragaillardis après l'embellie du premier trimestre d'une sortie sans douleur de la crise des dettes souveraines notamment en Europe Le retournement des indicateurs conjoncturels durant les mois d'été a conforté l'idée d'un revirement des économies avec la crainte de moins en moins dissimulée d'une retombée en récession des économies européennes Les comptes nationaux du troisième trimestre meilleurs que ce que les climats des affaires pouvaient laisser espérer n'ont pas infléchi les attentes négatives pour la fin de l'année et le début de l'année prochaine Dès lors l'espérance même d'une croissance positive dans les grands pays européens sur l'ensemble de l'année s'est évanouie et avec une quasi stagnation de son PIB en moyenne annuelle l'Allemagne signerait la meilleure performance de la zone euro Si la croissance de l'activité au troisième trimestre a été plus dynamique qu'escompté dans notre prévision d'octobre aux Etats Unis au Royaume Uni et au Japon elle est restée conforme notre scénario sur la moyenne de la zone euro Avec de croissance sur un trimestre le ralentissement observé au printemps dernier se poursuit dans l'ensemble de la zone Cette atonie masque néanmoins des performances très différentes selon les pays qui peuvent tenir au moins en partie aux contrecoups des perturbations de la production japonaise du printemps dernier dans les industries automobiles et électroniques après la catastrophe de Fukushima Ainsi en Allemagne et dans une moindre mesure en France la croissance s'est révélée bien meilleure et respectivement ...
Le Golvan
Variations on the theme of invariants: conceptual and mathematical dualities in physics vs biology1 Giulia Frezza* Giuseppe Longo Through the looking glass: could physics and biology reflect each other When one tries to elaborate a mathematical theory apt to explain some aspects of biology though starting from the clue of one and unique materiality anyhow one becomes aware of some peculiarities Especially during the elaboration of theoretical extensions of physics by new observables Bailly and Longo which gives an account in possibly new mathematical terms of living beings  singularity some characteristic polarizations have been enlightened and verified A key aspect of this approach is the claim of a duality: a conceptual opposition between some theoretical aspects of the two disciplines Table synthetically shows a representation of some conceptual dualities or could we say borrowing the term from biology a crossing over between physical and biological theories For example in our approach biological time and its irreversibility are viewed as constitutive operators of biological complexity while energy is analyzed as a parameter in contrast to the understanding of time as a parameter and energy as an operator in quantum physics Bailly and Longo As a matter of fact energy appears as a parameter in allometric scaling laws in biology Savage et al Moreover as a conceptual symmetry to entropy we also proposed in the same paper the notion of anti entropy as a measurable local reversal of physical entropy production corresponding to increasing biological Human Evolution vol n pp Dipartimento di Filosofia Università degli Studi di Roma TRE Université Denis Diderot Paris fr CNRS ENS Paris Dépt d Informatique et CREA– Polytechnique fr - Giuseppe Longo
Variations on the theme of invariants: conceptual and mathematical dualities in physics vs biology1 Giulia Frezza* Giuseppe Longo Through the looking glass: could physics and biology reflect each other When one tries to elaborate a mathematical theory apt to explain some aspects of biology though starting from the clue of one and unique materiality anyhow one becomes aware of some peculiarities Especially during the elaboration of theoretical extensions of physics by new observables Bailly and Longo which gives an account in possibly new mathematical terms of living beings' singularity some characteristic polarizations have been enlightened and verified A key aspect of this approach is the claim of a duality: a conceptual opposition between some theoretical aspects of the two disciplines Table synthetically shows a representation of some conceptual dualities or could we say borrowing the term from biology a crossing over between physical and biological theories For example in our approach biological time and its irreversibility are viewed as constitutive operators of biological complexity while energy is analyzed as a parameter in contrast to the understanding of time as a parameter and energy as an operator in quantum physics Bailly and Longo As a matter of fact energy appears as a parameter in allometric scaling laws in biology Savage et al Moreover as a conceptual symmetry to entropy we also proposed in the same paper the notion of anti entropy as a measurable local reversal of physical entropy production corresponding to increasing biological Human Evolution vol n pp Dipartimento di Filosofia Università degli Studi di Roma TRE Université Denis Diderot Paris fr CNRS ENS Paris Dépt d'Informatique et CREA– Polytechnique fr
Giuseppe Longo
Quelques spécifications théorique de l état vivant de la matière Giuseppe Longo CNRS Dépt Informatique ENS et CREA Polytechnique Paris http: www di ens fr users longo Nous résumons ici de façon très schématique et informelle trois propositions plus ou moins mathématisées qui pourraient aider saisir sans aucune prétention de complétude descriptive certains aspects du vivant Le cadre conceptuel pour ces idées se trouve en partie dans Bailly Longo mais les détails techniques sont développés dans les articles cités ci dessous Notre but très trop ambitieux est bien de saisir de façon prétendument scientifique l unité de l organisme vivant en l exprimant dans les termes de sa “singularité physique” La situation critique étendue par laquelle nous caractérisons l état du vivant et les processus qui en sont le siège Bailly Longo 2008c ne se trouve pas dans les théories physiques car pour ces dernières les transitions critiques y sont en général définies par des valeurs précises des paramètres de contrôle elles y sont représentables par un point pour chaque paramètre pertinent Dans notre cas la situation critique que nous considérons demeure aussi longtemps que le vivant en question un organisme par exemple perdure elle serait représentable par un volume non nul dans l espace des paramètres température pression ou toute variable d état pertinent en ce sens qu aucun paramètre ne se réduit un point ce qui intuitivement correspond aux capacités d adaptabilité et la plasticité du vivant Intuitivement toujours elle correspond aussi au fait que tout robuste qu il puisse être relativement des modifications des paramètres dans les limites donc d un intervalle plus o moins grand le vivant est toujours dans une situation critique pris au sens de fragilité cette fois relativement sa propre survie Les propriétés de la criticité dont nous faisons état pour le vivant bénéficient sans s y réduire de certaines propriétés de la criticité physique et notamment de la tendance la divergence des longueurs de corrélation ce qui nous permet ... - Giuseppe Longo
Quelques spécifications théorique de l'état vivant de la matière Giuseppe Longo CNRS Dépt Informatique ENS et CREA Polytechnique Paris http: www di ens fr users longo Nous résumons ici de façon très schématique et informelle trois propositions plus ou moins mathématisées qui pourraient aider saisir sans aucune prétention de complétude descriptive certains aspects du vivant Le cadre conceptuel pour ces idées se trouve en partie dans Bailly Longo mais les détails techniques sont développés dans les articles cités ci dessous Notre but très trop ambitieux est bien de saisir de façon prétendument scientifique l'unité de l'organisme vivant en l'exprimant dans les termes de sa “singularité physique” La situation critique étendue par laquelle nous caractérisons l'état du vivant et les processus qui en sont le siège Bailly Longo 2008c ne se trouve pas dans les théories physiques car pour ces dernières les transitions critiques y sont en général définies par des valeurs précises des paramètres de contrôle elles y sont représentables par un point pour chaque paramètre pertinent Dans notre cas la situation critique que nous considérons demeure aussi longtemps que le vivant en question un organisme par exemple perdure elle serait représentable par un volume non nul dans l'espace des paramètres température pression ou toute variable d'état pertinent en ce sens qu'aucun paramètre ne se réduit un point ce qui intuitivement correspond aux capacités d'adaptabilité et la plasticité du vivant Intuitivement toujours elle correspond aussi au fait que tout robuste qu'il puisse être relativement des modifications des paramètres dans les limites donc d'un intervalle plus o moins grand le vivant est toujours dans une situation critique pris au sens de fragilité cette fois relativement sa propre survie Les propriétés de la criticité dont nous faisons état pour le vivant bénéficient sans s'y réduire de certaines propriétés de la criticité physique et notamment de la tendance la divergence des longueurs de corrélation ce qui nous permet ...
Giuseppe Longo
De j ai essentiellement travaillé sous la direction du Professeur Günter Lumer sur la théorie des semi groupes dans l espace des fonctions continues nulles l infini muni de la norme du suprémum et ses applications aux EDP d évolution du premier ordre en temps Pour répondre une demande de mathématiques plus appliquées des thésards et de certains collègues chimistes puis suite la disparition soudaine du professeur E Carton F P Ms ayant eu assumer en plus les suppléances d analyse numérique l U M H Introduction l analyse numérique en seconde année C M: 45h T D: 45h Analyse Numérique C M 30h en troisième année puis ayant été nommé chargé de cours temps partiel en analyse numérique l U M H du au j ai donné dès une tournure numérique mes recherches méthode des éléments finis frontières extension de la notion du nombre de conditionnement au sens de R Skeel aux opérateurs en dimension infinie recherches sur la propagation des erreurs d arrondis en arithmétique point flottant normalisé et application du produit scalaire précis un arrondi près l évaluation précise équations de la thermoconvection de Boussinesq Depuis septembre date laquelle j ai été nommé professeur des universités attaché l U V H C je travaille pleinement sur les méthodes de résolutions numériques des EDP essentiellement sur la méthode mixte duale laquelle m a initié le Professeur Mohamed Farhloul Université de Moncton Canada élève de M Fortin dans l équipe EDP du laboratoire LAMAV anciennement: MACS et plus anciennement encore LIMAV dirigé par le Professeur Serge Nicaise J ai aussi étudié récemment la méthode mixte duale pour des EDP d évolution coefficients stochastiques - Luc Titre
De j'ai essentiellement travaillé sous la direction du Professeur Günter Lumer sur la théorie des semi groupes dans l'espace des fonctions continues nulles l'infini muni de la norme du suprémum et ses applications aux EDP d'évolution du premier ordre en temps Pour répondre une demande de mathématiques plus appliquées des thésards et de certains collègues chimistes puis suite la disparition soudaine du professeur E Carton F P Ms ayant eu assumer en plus les suppléances d'analyse numérique l'U M H Introduction l'analyse numérique en seconde année C M: 45h T D: 45h Analyse Numérique C M 30h en troisième année puis ayant été nommé chargé de cours temps partiel en analyse numérique l'U M H du au j'ai donné dès une tournure numérique mes recherches méthode des éléments finis frontières extension de la notion du nombre de conditionnement au sens de R Skeel aux opérateurs en dimension infinie recherches sur la propagation des erreurs d'arrondis en arithmétique point flottant normalisé et application du produit scalaire précis un arrondi près l'évaluation précise équations de la thermoconvection de Boussinesq Depuis septembre date laquelle j'ai été nommé professeur des universités attaché l'U V H C je travaille pleinement sur les méthodes de résolutions numériques des EDP essentiellement sur la méthode mixte duale laquelle m'a initié le Professeur Mohamed Farhloul Université de Moncton Canada élève de M Fortin dans l'équipe EDP du laboratoire LAMAV anciennement: MACS et plus anciennement encore LIMAV dirigé par le Professeur Serge Nicaise J'ai aussi étudié récemment la méthode mixte duale pour des EDP d'évolution coefficients stochastiques
Luc Titre
Du travail l écologie nouvelle voie du socialisme1 Jean Marie Harribey Actuel Marx Communisme n° deuxième semestre p Dans la perspective de l émancipation humaine qui pourrait être construite durant ce XXIe siècle deux aspirations doivent être conciliées l aspiration l égalité sociale qui s était incarnée jusqu ici dans le projet de socialisme et l aspiration une activité humaine insérée dans une biosphère terrestre non dégradée Nous savions depuis les échecs du siècle passé que le socialisme sans la démocratie ne pouvait exister véritablement Nous prenons conscience aujourd hui que le socialisme sans l écologie serait voué l échec Pour le dire autrement la transformation des rapports de production implique celle de la production elle même c est dire des forces productives qu on ne peut développer l infini De la même façon vouloir protéger l environnement en acceptant la dégradation sociale et la montée des inégalités dans le monde conduirait une impasse La mise en cohérence des exigences sociales et des contraintes écologiques est donc devenue un impératif auquel le capitalisme est incapable de répondre parce que sa logique de marchandisation et d accumulation le pousse sacrifier les humains et la nature sur l autel du profit Quelles conditions doivent être remplies pour que réussisse l alliance du social et de l écologie La question renvoie d une part aux finalités du travail humain en tant qu activité tendue vers la production de biens et services propres satisfaire des besoins et d autre part une conception de la richesse hors du cadre exclusif de la valeur marchande qu impose le capitalisme la charnière de ces deux préoccupations se trouve la construction démocratique d un mode de développement qualitatif soutenable au sens propre du terme2 Or il n existe pas encore aujourd hui un consensus ou du moins un accord majoritaire sur cette problématique parmi les forces sociales aspirant une transformation profonde des rapports sociaux et cela même au sein des courants théoriques et politiques se réclamant ... - Jean-Marie Harribey
Du travail l'écologie nouvelle voie du socialisme1 Jean Marie Harribey Actuel Marx Communisme n° deuxième semestre p Dans la perspective de l'émancipation humaine qui pourrait être construite durant ce XXIe siècle deux aspirations doivent être conciliées l'aspiration l'égalité sociale qui s'était incarnée jusqu'ici dans le projet de socialisme et l'aspiration une activité humaine insérée dans une biosphère terrestre non dégradée Nous savions depuis les échecs du siècle passé que le socialisme sans la démocratie ne pouvait exister véritablement Nous prenons conscience aujourd'hui que le socialisme sans l'écologie serait voué l'échec Pour le dire autrement la transformation des rapports de production implique celle de la production elle même c'est dire des forces productives qu'on ne peut développer l'infini De la même façon vouloir protéger l'environnement en acceptant la dégradation sociale et la montée des inégalités dans le monde conduirait une impasse La mise en cohérence des exigences sociales et des contraintes écologiques est donc devenue un impératif auquel le capitalisme est incapable de répondre parce que sa logique de marchandisation et d'accumulation le pousse sacrifier les humains et la nature sur l'autel du profit Quelles conditions doivent être remplies pour que réussisse l'alliance du social et de l'écologie La question renvoie d'une part aux finalités du travail humain en tant qu'activité tendue vers la production de biens et services propres satisfaire des besoins et d'autre part une conception de la richesse hors du cadre exclusif de la valeur marchande qu'impose le capitalisme la charnière de ces deux préoccupations se trouve la construction démocratique d'un mode de développement qualitatif soutenable au sens propre du terme2 Or il n'existe pas encore aujourd'hui un consensus ou du moins un accord majoritaire sur cette problématique parmi les forces sociales aspirant une transformation profonde des rapports sociaux et cela même au sein des courants théoriques et politiques se réclamant ...
Jean-Marie Harribey
Access Tokens for the IoT Jens Matthias Bohli NEC Laboratories Europe eu Introduction The vision of the Internet of Things has been discussed for several years now and has already attracted attention beyond the research community Besides the widespread use of RFID chips the Internet of Things is also characterized by smart real world objects that report status of themselves or the environment detected by sensors Some objects also offer to change their status or the environment through actuators Communication and management platforms for smart objects are currently developed Privacy security and trust are an essential component in such a platform due to the sensitivity of personal data and the impact that decisions and actuations have on the real world This paper discusses access protection for smart objects The focus is on access tokens that support payment and access tokens for wireless sensor networks with unprotected sensor nodes The goal is to present specific requirements and point to initial solutions Access restrictions on the smart object are needed to prevent unauthorized access to the object to protect the data or actuation offered by the smart object or to prevent malicious access patterns that aim at exhausting limited resources in a DoS attack The SENSEI project considered two kinds of access restricted objects Objects that can only be accessed by a small restricted group and Objects that are in principle publicly available but require payment for access The assumed use case is a network of sensor equipped parking lots that allow the user to find a parking space remotely or reserve the parking space actuation Being able to offer payment for access to objects or wireless sensor network can also be an incentive to accelerate wide deployments of this technology Setting The involved parties are the owner of the object a framework provider where the object is registered and the users wishing to access the object Initially the object has a shared key with the framework provider Users have to receive ... - Matthias Bohli
Access Tokens for the IoT Jens Matthias Bohli NEC Laboratories Europe eu Introduction The vision of the Internet of Things has been discussed for several years now and has already attracted attention beyond the research community Besides the widespread use of RFID chips the Internet of Things is also characterized by smart real world objects that report status of themselves or the environment detected by sensors Some objects also offer to change their status or the environment through actuators Communication and management platforms for smart objects are currently developed Privacy security and trust are an essential component in such a platform due to the sensitivity of personal data and the impact that decisions and actuations have on the real world This paper discusses access protection for smart objects The focus is on access tokens that support payment and access tokens for wireless sensor networks with unprotected sensor nodes The goal is to present specific requirements and point to initial solutions Access restrictions on the smart object are needed to prevent unauthorized access to the object to protect the data or actuation offered by the smart object or to prevent malicious access patterns that aim at exhausting limited resources in a DoS attack The SENSEI project considered two kinds of access restricted objects Objects that can only be accessed by a small restricted group and Objects that are in principle publicly available but require payment for access The assumed use case is a network of sensor equipped parking lots that allow the user to find a parking space remotely or reserve the parking space actuation Being able to offer payment for access to objects or wireless sensor network can also be an incentive to accelerate wide deployments of this technology Setting The involved parties are the owner of the object a framework provider where the object is registered and the users wishing to access the object Initially the object has a shared key with the framework provider Users have to receive ...
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